MADAGASCAR

 
Regione AMORON’I MANIA
Progetto di SUPPORTO ALL’OSPEDALE DI AMBOSITRA PER L’ASSISTENZA AI MALATI MENTALI.
 
DESCRIZIONE DEL CONTESTO
Il Madagascar ha una popolazione stimata di 18.144.000 abitanti e si caratterizza per la sua giovane età : una persona su due ha meno di 15 anni. La speranza di vita è di 55 anni, il 71% vive al di sotto della soglia di povertà ed il 30% é analfabeta. Malgrado un imponente esodo verso i centri urbani, circa l’80%* della popolazione vive ancora in un contesto rurale, ove le condizioni di vita sono estremamente difficili. L’arretratezza e la stagnazione del settore agricolo costituiscono uno dei principali elementi della persistenza della povertà. Tale situazione è aggravata dalle malattie endemiche. Tra la popolazione bisognosa di cure e assistenza sanitaria spiccano, per gravità, i soggetti colpiti da malattia mentale. In quest’ambito le strutture pubbliche sanitarie sono insufficienti, poco efficienti e non dispongono di risorse adeguate. Inoltre, le misure amministrative e giuridiche in ambito di sanità mentale sono poco conosciute e mal applicate, la maggior parte del personale a livello periferico non è formato nella presa in carico dei malati mentali, la presenza di neuropsichiatri è largamente insufficiente (solo 13 in tutto il paese), la presa in carico dei bambini e degli adolescenti è praticamente inesistente e la psichiatria infantile non è ancora stata integrata nei programmi di formazione universitari.
Tra i problemi principali è, inoltre, da rilevare la scarsa conoscenza e sensibilizzazione delle autorità comunali circa la legge in favore dei diritti delle persone con disabilità (Legge 97-044) adottata dal governo malgascio nel 1998. Ciò costituisce un ulteriore ostacolo alla traduzione operativa della legge e quindi all’integrazione sociale.
A livello operativo sul territorio nazionale sono presenti 2.417 centri sanitari di base (CSB) per cure generiche e prevenzione e 110 centri ospedalieri di distretto (CHD). Vi sono poi 16  Centri Ospedalieri di riferimento Regionali (CHRR) e Centri Ospedalieri Universitari (CHU).
La situazione della salute mentale in Madagascar è estremamente difficile: il paese spende solo lo 0,82%* del budget sanitario e non è mai stato realizzato un censimento relativo alle disabilità.
 

Problemi specifici trattati dal progetto.
Scarsa capacità di trattamento della disabilità mentale.
Il progetto intende migliorare la prevenzione e la presa in carico delle malattie mentali attraverso:
il rafforzamento delle competenze del servizio sanitario pubblico periferico per una migliore diagnostica;
una più efficace presa in carico della malattia tramite le cure di prossimità;
Forte discriminazione ed emarginazione dei disabili mentali.
Il progetto intende prevenire le discriminazioni cui sono soggetti i disabili mentali favorendo un cambiamento di attitudini e la sensibilizzazione delle istituzioni pubbliche locali, associazioni e della comunità sul tema dell’integrazione e della disabilità mentale. In questo senso, il sostegno alla mobilizzazione sociale dovrà considerarsi nel lungo periodo.
Scarso raccordo tra associazionismo e sanità pubblica.
Il progetto intende sostenere la creazione di movimenti e gruppi di base e il loro networking al fine di favorire la partecipazione alla discussione tra le persone con disabilità mentale, le loro famiglie e la comunità nella quale vivono, favorire momenti di formazioni a semplici tecniche riabilitative da usare nella vita quotidiana. Quest’ultima azione potrà incoraggiare la collaborazione tra sistema sanitario pubblico periferico e rete di riabilitazione su base comunitaria (RBC), alimentare la cultura dell’accoglienza e superare il comune stato di emarginazione.
Descrizione dei beneficiari finali
Il progetto si indirizza ai disabili mentali dei 55 comuni della regione Amoron’i Mania. Nel 2007 sono 4.048* le visite effettuate a disabili mentali presso i CSBII della regione. Nel 2006 l’ong partner di progetto, l’Akanin’ny Marary (AM) in collaborazione con la Direzione Regionale della Salute (DRS) ha censito nell’intera regione 2.884 malati mentali. Tuttavia a livello regionale, si stimano almeno 3.500 disabili mentali e 19.000* familiari.
L’attività svolta dall’AM ha rilevato come tra le famiglie a basso reddito si concentri la pressoché totalità dei malati mentali e il più alto tasso di disabilità e mortalità per cause psichiatriche e comportamentali. Si deve inoltre sottolineare come nell’area d’intervento, il contesto socioculturale porta a concepire la disabilità mentale come una malattia attribuita ad atti di stregoneria, ad impossessamenti di spiriti maligni, al non rispetto del volere degli antenati, alla trasgressione dei tabù (fady) e/o a una maledizione (mosavy o natolak’olona). In tale contesto, gli unici punti riferimento sono i guaritori tradizionali e le strutture confessionali.
Circa il 25% del carico globale della malattia mentale è costituito da patologie di tipo neuropsichiatrico, la maggior parte delle quali sono invalidanti croniche, ed il restante 75% è rappresentato da disturbi mentali come l’epilessia che possono essere trattati efficacemente.
Sono frequenti gravi violazioni dei diritti umani e la discriminazione quotidiana nel campo educativo, sociale e lavorativo. Il contesto socio-culturale contribuisce a mantenere il disabile in una situazione di isolamento ed emarginazione tale che il malato stesso considera l’handicap come una punizione. In generale, i familiari considerano il disabile come un “peso” o come un niangaran’ny vintana, un errore della natura.
Le donne malate mentali sono oggetto di violenze e abusi soprattutto di tipo sessuale da parte degli uomini. Sono molte, infatti, quelle che rimangono ripetutamente incinta e non riescono poi ad occuparsi del bambino.

  • DESCRIZIONE DELL’AZIONE

L’intervento vuole contribuire alla reale applicazione delle strategie del Programma Nazionale di Salute Mentale*, in riferimento alle persone con disabilità. Pertanto, l’obiettivo generale del progetto è il “Miglioramento della qualità della di vita e del grado d’inclusione sociale, educativa e professionale dei disabili mentali e delle loro famiglie”.
L’obiettivo specifico è di “Promuovere la costituzione di un adeguato servizio sanitario per il trattamento dei malati mentali nella regione Amoron’i Mania”.
I risultati attesi adottati per il raggiungimento dell’obiettivo specifico sono i seguenti:

  • Istituito il servizio psichiatrico nell’ospedale di Ambositra;
  • Rafforzate le competenze in psichiatria e in neuropsichiatria infantile dei medici dei CSB II unitamente all’adozione di strumenti diagnostici e operativi semplificati.
    • Descrizione delle attività in relazione ai risultati attesi

Per il raggiungimento del risultato atteso 1 “Istituito il trattamento in ricovero ospedaliero breve per malati mentali” sono previste le seguenti attività:

    • Costruzione di una struttura per il servizio di psichiatria dell’ospedale di Ambositra

Si prevede la costruzione di una struttura su due piani per una superficie indicativa di 250 mq. I posti letto previsti per la degenza sono 15; il dimensionamento piuttosto ridotto, tiene conto del fatto che l’ospedalizzazione dei malati mentali in trattamento è contemplata per periodi brevi.

    • Allestimento della struttura ospedaliera

Oltre all’acquisto del mobilio (letti, comodini, tavoli, sedie) si prevede l’acquisto di un’apparecchiatura per l’elettroencefalogramma (EEG) in modo da poter garantire un servizio attualmente non presente.
Per il raggiungimento del risultato atteso 2 “Promuovere la costituzione di un adeguato servizio sanitario per il trattamento dei malati mentali nella regione Amoron’i Mania” sono previste le seguenti attività:

    • Formazione di un responsabile regionale in psichiatria e costituzione di un équipe di esperti in salute mentale.

Si prevede la costituzione di un gruppo di 4 futuri formatori ed esperti che saranno selezionati dal Ministero della Sanità sulla base degli accordi formalizzati con la controparte e costituiranno un gruppo di formazione/verifica a livello regionale. Tale gruppo lavorerà congiuntamente ad un medico psichiatra italiano, consulente dell’OMS per la salute mentale. Sarà composto da almeno 1 pediatra, 2 infermieri psichiatrici ed 1 medico generalista, designato come futuro responsabile regionale in psichiatria, che seguirà una formazione specifica di 45 gg presso un centro psichiatrico nazionale.

    • Analisi settoriale conoscitiva sulla insorgenza e sul trattamento dei disturbi neuro-psicologici dei minori. In particolare, si analizzerà l’efficacia del trattamento terapeutico farmacologico in atto, il sostegno comunitario rivolto al minore (nella scuola) e alla famiglia (nel villaggio), le modalità di insorgenza del disturbo psichico-neurologico ed il percorso terapeutico intrapreso. Gli obiettivi dell’analisi sono: (a)l’individuazione delle condizioni di rischio neuro-psicopatologico per orientare efficaci politiche di prevenzione (b) favorire l’accesso ai CSBII (c) realizzare un registro “critico” dei casi in trattamento (d) migliorare il trattamento in atto (e) il potenziamento del coinvolgimento della comunità (Fihavanana - RBC) a livello di villaggio.
    • Studio e definizione di uno strumento operativo semplificato da utilizzare a livello di cure primarie per la diagnosi e il trattamento dei problemi mentali dei minori

Tale strumento sarà un adattamento al contesto malgascio del Diagramma di flusso di Essex e Gosling* che verrà tradotto e adattato, con attenzione ai minori. Il diagramma costituisce la possibilità di gestione della problematica psichiatrica nelle situazioni di emergenza, opera un primo screening differenziando le problematiche di carattere somatico da quelle di carattere neuropsichico, costituisce la segnalazione di un primo episodio di malattia mentale (o di una riacutizzazione) da indirizzare al CBSII per una presa in carico.

    • Formazione dei medici responsabili dei CSBII sulla neuropsichiatria infantile.

La formazione è destinata ai 63 medici responsabili dei 50 CSBII pubblici e dei 13 CSBII privati della regione. Il corso di formazione si svilupperà in 3 sessioni in 3 anni attraverso un modulo formativo di 36 ore complessive (3 gg il 1° anno, 2 gg il 2° anno, 1 gg il 3° anno) e sarà tenuto da un medico psichiatra italiano, esperto internazionale in salute mentale. La formazione sarà preceduta da un incontro preliminare (2 gg) tra il docente ed il gruppo di esperti sui contenuti del corso e sulle modalità della didattica.
Il progetto adotta l’approccio della Riabilitazione su Base Comunitaria (RBC) in termini di autodeterminazione delle persone disabili* e di sviluppo partecipativo. Tale approccio, promosso dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, affronta efficacemente le problematiche legate alla disabilità e alla riabilitazione.

    • Sostenibilità

Gli elementi che assicurano la sostenibilità delle attività dopo la fine del progetto sono:

  • l’interesse del MinSanPF all’attuazione delle attività in favore dei disabili mentali: in proposito, tutte le spese correnti, la manutenzione, le risorse umane e fisiche necessarie  per il centro di psichiatria annesso all’ospedale di Ambositra, sono a carico del servizio sanitario pubblico e s’inseriscono nel quadro delle azioni della PNMS.
  • l’esperienza quarantennale dell’Akanin’ny Marary che è un indiscusso punto di riferimento per i malati mentali della regione ed un partner di primo piano della Direzione Regionale Sanità. In merito si segnala che la presente proposta di progetto è il frutto di un lavoro congiunto tra la Direzione Regionale della Sanità (DRS), l’Akanin’ny Marary e RTM.

* DCEM - Délegation de la Commission européenne à Madagascar (2007)

* Mental Health Atlas 2005, OMS

* Rapporto annuale 2007 della DRSPF – Direction Régional de la Santé, Planning Familiale

* Composizione familiare media di 6 persone

* Politique Nationale de Santé 2007- MinSanPF ;  Programme Nationale en Santé mentale - MinSanPF e OMS (Organisation Mondiale de la Santé)

* “An algorithmic method for management of mental health problems in developing countries”, B Essex, H. Gosling, 1983

* Definizione di disabilità ed handicap secondo le “Standards Rules” dell’ONU,1993: “le persone possono essere disabili da limitazioni fisiche, intellettuali o sensoriali, per condizioni mediche o mentali. Tali limitazioni, condizioni o malattie possono essere di natura permanente o transitoria”.

 

INFORMAZIONI GENERALI
ONG proponente:    Reggio Terzo Mondo – RTM
Via Mogadiscio, 1
42124 Reggio Emilia
Tel. 0522 514205
Fax: 0522 506318
Titolo del progetto:   Progetto di supporto all’ospedale di Ambositra per l’assistenza ai malati mentali della Regione Amoron’i Mania (Madagascar)
Luogo di intervento: Madagascar - Regione Amoron’i Mania – Città di Ambositra
Partner locali:           ONG Akanin’ny Marary
Direzione Regionale Ministero Sanità e Pianificazione Familiare

 
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