Nel 1989
100.000 bambini risultavano abbandonati e istituzionalizzati in pubbliche strutture. Nei primi sei mesi del 1991, vigente una legge sull'adozione inadeguata e alla presenza di intermediari talvolta poco scrupolosi, 6.752 bambini sono stati adottati da stranieri.
In un suo rapporto, l'Unicef afferma che molti dei bambini delle istituzioni sono stati abbandonati più dalla società che dai genitori che, semplicemente, non hanno i mezzi per occuparsi di loro. La maggioranza di questi bambini appartengono alla numerosa minoranza "rom", o sono figli di genitori alcolizzati e famiglie disgregate, spesso si tratta anche di figli di giovani madri che li affidano a questi orfanotrofi. In molti casi i bambini che vengono affidati alle cure dello Stato sono mentalmente o fisicamente handicappati, dal momento che nessun sostegno è disponibile per aiutare a casa i genitori che non sono in grado di far fronte alle cure necessarie. Alcuni bambini vengono abbandonati per la disperazione della povertà e per il fardello troppo grande legato al fatto di essere genitori monoparentali.
Fino al sesto mese di vita, i bambini abbandonati vengono ospedalizzati. Poi, fino ai diciotto anni di età, è previsto l'inserimento in strutture oggi modernizzate. All'abbandono provvisorio spesso segue quello definitivo. I bambini istituzionalizzati negli orfanotrofi, oggi rispetto anche solo a dieci anni fa, dispongono di strutture notevolmente migliorate. |